Alla fine, la montagna ha partorito il "topolino". Non nel senso che le modifiche e i correttivi alle tariffe per i servizi scolastici comunali annunciate oggi pomeriggio dal sindaco Guerrini e dall'assessore Palazzari siano cosa di poco conto. Ma, piuttosto, perché forse si poteva arrivare ben prima (e meglio) a risultati come questi. Andiamo per ordine...
Nell'incontro di oggi presso la Sala Trecentesca della Residenza comunale, Guerrini e Palazzari hanno annunciato due tipi di provvedimenti, per andare incontro alle richieste delle famiglie eugubine. Sono contenute in due bozze di delibere di Giunta che, al più presto (come promesso dal primo cittadino), dovrebbero essere adottate dall'amministrazione comunale.
LE MISURE IMMEDIATE. Come aveva anticipato Guerrini qualche settimana fa, alle attuali e discusse tariffe di mensa e trasporto scolastico saranno applicati dei correttivi per quelle famiglie la cui certificazione Isee sui redditi del 2011 dovesse essere cambiata a causa della crisi economica. Quindi, in caso di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, di perdita di lavoro, di riduzione delle prestazioni lavorative, di cessazione di attività per lavoratori autonomi, artigiani e commercianti sarà necessario rivolgersi ai servizi sociali del Comune.
Gli assistenti potranno quantificare e certificare i cambiamenti della situazione socio-economica e assegnare alla famiglia richiedente una fascia Isee più bassa, che sarà valida solo per l'accesso ai servizi comunali, ma non sarà utilizzabile per altri fini Inps o di altre istituzioni.
Inoltre, sono state confermate anche le annunciate riduzioni per figli multipli: il secondo figlio inserito nello stesso servizio comunale avrà diritto a una riduzione del 30 %, mentre il terzo figlio e i successivi avranno l'esenzione totale dal pagamento delle tariffe.
Direi che il primo provvedimento (quello dei correttivi sulla certificazione Isee) potrebbe essere più rilevante e "di peso" del secondo (quello per i figli multipli). Il perché è molto semplice: il secondo, terzo, ecc. figlio avranno lo sconto o l'esenzione solo se si trovano nello stesso segmento di servizio comunale (cioè, ad esempio, se vanno a mensa in 2 o 3 figli della stessa famiglia).
Per altro, Guerrini e Palazzari non sono stati chiari su un aspetto: a quale figlio viene applicato lo sconto del 30 % o l'esenzione totale? Questa domanda l'ho fatta io a Marcello Castellani. Chiedendo se il Comune avrebbe considerato come primo figlio il primogenito (il primo nato in famiglia) oppure si sarebbe basato sulla progressione scolastica dei bambini (nell'ordine materna, elementare e media inferiore). Questa questione non era ancora prevista nelle delibere e naturalmente la risposta poi è stata scontata: il primo figlio parte dalla materna e via di seguito. Faccio un esempio concreto: se ho tre figli (il più grande alle medie, il mezzano alle elementari e il piccolo alla materna) pagherò in questo modo...
- quota intera alla materna (dove pago per un bimbo che frequenta 5 giorni a settimana)
- sconto del 30 % alle elementari (dove potrei pagare anche un solo giorno di rientro pomeridiano, quindi poco)
- esenzione alle medie (dove anche qui potrei pagare anche un solo giorno di rientro pomeridiano, quindi poco)
Insomma, la logica è quella del Wonderful Outlet: "prendi tre articoli e quello che costa meno lo paghi solo un euro". Questo per farvi capire bene il meccanismo, non per fare polemica...
LE MODIFICHE DAL PRIMO GENNAIO 2013. Fermo restando quanto detto fino ad ora (nel senso che i correttivi dovrebbero essere applicati anche il prossimo anno, secondo le promesse di sindaco e assessore), dal primo gennaio 2013 gli scaglioni Isee e le tariffe della mensa dovrebbero essere modificate in questo modo:
da 0 a 4,5 mila euro: 1,50 euro a pasto
da 4,5 a 7,5: 2
da 7,5 a 11: 2,50
da 11 a 13: 3
da 13 a 17: 3,20
da 17 a 21: 3,40
da 21 a 25: 3,60
da 25 a 35: 3,80
da 35 a 45: 4,20
da 45 a 55: 4,60
oltre 55 mila euro: 5 euro a pasto
Qui, francamente, mi sembra che il nostro impegno e la nostra azione abbiano portato i risultati più importanti e consistenti. Mi sono divertito a fare due calcoli e in una fascia Isee intermedia, come quella da 13 a 17 mila euro, l'aumento totale in un anno per la mensa della scuola materna (considerando il fisso mensile di prima e il costo a pasto di ora - sia dei mesi del 2012 che di quelli del 2013, con tariffe diverse - moltiplicato per i giorni effettivi di scuola, come se il bimbo fosse sempre presente al pranzo) si aggira intorno al 45 %. Un buon risultato, considerando che, con le tariffe contestate dalle famiglie, l'aumento sarebbe stato decisamente più rilevante.
Per stasera mi fermo qui, al resoconto di quanto annunciato dall'amministrazione comunale. Attendo i vostri commenti e, appena possibile, vorrei proporre anche io qualche riflessione personale. Un caro saluto a tutti.
dan